Il packaging durante la pandemia

Il settore del cartone ha risposto all’emergenza mettendo in campo la sua propensione all’innovazione

Il packaging durante la pandemia

Il packaging durante la pandemia? Secondo gli italiani quello di cartone è risultato essere il più affidabile ma anche il più versatile.

L’industria dell’imballaggio ha rappresentato un settore di fondamentale importanza durante l’emergenza Coronavirus, basti pensare agli imballaggi per il trasporto in quei settori essenziali come i prodotti farmaceutici, cibo, bevande e attrezzature mediche. 

Salute e sicurezza sono state le principali prerogative che il packaging ha dovuto garantire e, secondo uno studio commissionato da Comieco all’Istituto di Ricerca SWG di Trieste per indagare com’è cambiato il nostro atteggiamento verso il packaging in questi mesi di lockdown, sono stati gli imballaggi in carta e cartone a riscuotere la fiducia degli Italiani. 

L’indagine ha preso in esame un campione di 1000 individui e ha evidenziato come il 33% degli intervistati abbia modificato le proprie abitudini d’acquisto, privilegiando il consumo di prodotti imballati. Il 46% degli intervistati prima dell’emergenza COVID 19 acquistava prodotti sfusi, ora è passato all’acquisto dei confezionati. Tre Italiani su quattro ha privilegiano gli imballaggi in carta e cartone in quanto più sostenibile.

L’inarrestabile crescita degli acquisti on line, il Food Retail e la personalizzazione del packaging

Dall’inizio del 2020 a oggi sono 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia, di cui 1,3 milioni provenienti da piattaforme di acquisto digitale proprio durante il Covid-19. Negli stessi mesi dello scorso anno (da gennaio a maggio 2019), si registravano 700 mila nuovi consumatori, quindi si può dire che nei primi 5 mesi del 2020 il loro numero è pressoché triplicato.

Anche per il consumo di cibo sono previsti dei cambiamenti radicali: la crescita del food retail, ovvero la distribuzione alimentare tramite consegna a domicilio e con le nuove formule che consentono ad esempio di preparare a casa piatti da ristorante con kit venduti online; l’aumento previsto è del +23%. 

Cartone e cartoncini sono i protagonisti assoluti di questa rivoluzione anche per la naturale versatilità nel poter essere brandizzati e personalizzati. Ogni cliente può scegliere il formato e la combinazione che meglio si addice al proprio food packaging, l’importante è essere riconoscibili agli occhi del cliente, che saprà distinguere immediatamente un prodotto personalizzato da un’anonima doggy bag.

Il settore del cartone ha risposto all’emergenza mettendo in campo la sua propensione all’innovazione

Dopo che recenti studi hanno dimostrato che il virus ha una durata di vita più breve sul cartone ondulato rispetto ad altri materiali come acciaio e plastica, sono arrivate molteplici proposte dalle imprese del settore cartario.

Dalla copertura monouso da utilizzare sul maniglione del carrello introdotta inizialmente in alcuni supermercati Conad, brevettata da Grafiche Mdm Forlì, ai divisori in cartone proposti da Ds Smith, da Smurfit Kappa o da Nardi Mobili in cartone per aiutare a mantenere la distanza sociale sul posto di lavoro. Mentre parte da Pisa, dalle Industrie Grafiche Pacini, l’innovativa protezione antibatterica certificata che blocca la riproduzione dei batteri e riduce del 99,9% la carica batterica presente sui prodotti stampati, non inficiando sulla riciclabilità finale.